Trump vs Hua­wey: cosa riguar­da dav­ve­ro que­sta guerra

E’ su tut­ti i gior­na­li la deci­sio­ne di Trump di met­te­re al ban­do le espor­ta­zio­ni ver­so Hua­wey di tec­no­lo­gia ame­ri­ca­na. Nota bene: non ver­so la Cina, ma ver­so Hua­wey, inclu­den­do non solo il siste­ma ope­ra­ti­vo Android, di pro­prie­tà di Goo­gle, ma anche l’ar­chi­tet­tu­ra ARM, alla base dei pro­ces­so­ri usa­ti nel 99,9% degli smart­pho­ne (inclu­sa Hua­wey) e in futu­ro altri ambi­ti si potreb­be­ro aggiungere.

In buo­na sostan­za que­sto è un attac­co diret­to all’e­co­no­mia di un’a­zien­da che Trump odia in modo ormai evi­den­te, per moti­vi del tut­to altret­tan­to evidenti.

La mos­sa è del­le più spor­che che si pos­sa­no imma­gi­na­re, anche per­chè, come ho già det­to in pas­sa­to, Trump non è stu­pi­do. A parer mio, la scu­sa del­la sicu­rez­za e del­le pos­si­bi­li­tà di spio­nag­gio da par­te di Hua­wey, per quan­to mol­to pro­ba­bil­men­te fon­da­ta, non è la vera ragio­ne alla base di tut­to: è ovvio, ed altret­tan­to risa­pu­to, che ogni azien­da ormai cer­ca di far­si i fat­ti nostri in ogni modo pos­si­bi­le e quin­di Goo­gle & C. non fan­no cer­to eccezione.

Riten­go che sia evi­den­te che le uni­che moti­va­zio­ni che muo­vo­no Trump non abbia­no nul­la a che vede­re con l’a­mo­re patriot­ti­co, pur con­ci­den­do con esso ma con una sola ed uni­ca cosa: l’a­vi­di­tà, det­ta­ta peral­tro da un ego smo­da­to e da altre que­stio­ni psi­co­lo­gi­che su cui non ho mez­zo per discu­te­re (ma il dub­bio è assai più che legittimo).

Hua­wey è un’a­zien­da che in pochi anni ha dimo­stra­to di poter com­ple­ta­men­te inva­de­re più mer­ca­ti (non solo quel­lo mobi­le) con pro­dot­ti all’a­van­guar­dia, con­cor­ren­ti non solo nel prez­zo ma anche dal pun­to di vista tecnologico.

Trump ha fat­to suo il mot­to “America’s Fir­st” ma la vera ver­sio­ne dovreb­be esse­re “America’s Money Fir­st”. Ed è pro­prio que­sta, secon­do la mia mode­sta opi­nio­ne la vera ragio­ne del ban­do: lo sba­ra­glio di una con­cor­ren­te sco­mo­da nel 5G, la nuo­va mec­ca tec­no­lo­gi­ca, uti­liz­zan­do­ne il pun­to debo­le attac­ca­bi­le, ovve­ro il mer­ca­to smartphone.

Il che, fino a che le cose aves­se­ro effet­to solo negli USA, non sareb­be un pro­ble­ma. Pec­ca­to che l’ef­fet­to arri­va diret­ta­men­te in Euro­pa dove la fet­ta di mer­ca­to mobi­le di Hua­wey sfio­ra il 25%. Il che, in con­di­zio­ni nor­ma­li, por­te­reb­be a ben altre con­se­guen­ze ma, dato che l’Eu­ro­pa si pie­ga da sem­pre a 90° davan­ti agli Sta­ti Uni­ti, por­te­rà sem­pli­ce­men­te all’u­sci­ta di Hua­wey (inclu­se con­trol­la­te e spin-off qua­li Honor), da un mer­ca­to in cui era desti­na­ta a diven­ta­re in qual­che modo domi­na­tri­ce o, alme­no, prin­ci­pa­le attore.

Chi se ne avvan­tag­ge­rà saran­no tut­ti gli altri mar­chi di cui Apple è sicu­ra­men­te uno di quel­li che comin­cia­va­no ad accu­sa­re i col­pi ma, soprat­tut­to, quel­le azien­de ame­ri­ca­ne le qua­li sono in con­cor­ren­za diret­ta con Hua­wey per il fami­ge­ra­to 5G, di cui ho già par­la­to ma su cui dal pun­to di vista com­mer­cia­le, è par­ti­to un pen­do­lo dif­fi­cil­men­te arrestabile.

Que­sto per­chè il vero obiet­ti­vo di Trump non sono i sol­di del mer­ca­to mobi­le, ma di quel mer­ca­to 5G che rap­pre­sen­ta da un lato una pro­spet­ti­va di inco­me smo­da­ta per gli Sta­ti Uni­ti ma dal­l’al­tro, quel­lo più impor­tan­te, dal­la pos­si­bi­li­tà di controllo.

La tec­no­lo­gi­ca 5G rap­pre­sen­ta un caval­lo di tro­ia incre­di­bil­men­te poten­te per entra­re nel­la vita di tut­ti e il con­trol­lo sul­le nostre vite è il sogno di tut­ti i gover­ni. Sta­ti Uni­ti in testa a tutti.

Ed è que­sto il vero moti­vo del­l’a­zio­ne così appa­ren­te­men­te fol­le di Trump: col­pi­re Hua­wey sugli smart­pho­ne per pro­vo­car­ne l’u­sci­ta dal mer­ca­to 5G.

America’s Fir­st, sicu­ra­men­te: gli USA voglio­no vin­ce­re la guer­ra per il con­trol­lo tota­le che poi, a ben guar­da­re, è il vero fine ulti­mo di ogni avidità.

E l’a­vi­di­tà a Trump non man­ca certo.