Per­chè in mol­ti smart­pho­ne non si può cam­bia­re la batteria

Ci fu un tem­po in cui in qua­lun­que tele­fo­no cel­lu­la­re, la bat­te­ria era tran­quil­la­men­te sosti­tui­bi­le. Anzi, quel­la carat­te­ri­sti­ca vide stuo­li inte­ri di uti­liz­za­to­ri cir­co­la­re con una bat­te­ria di ricam­bio, spe­cial­men­te in quei casi in cui l’u­so del tele­fo­no era mas­si­vo e massiccio.

Oggi la mag­gior par­te dei model­li non pre­ve­de il cam­bio del­la bat­te­ria. Come mai? Dopo tut­to le bat­te­rie inte­gra­te e non sosti­tui­bi­li sono esat­ta­men­te le stes­se che si tro­va­no in com­mer­cio. Le ragio­ni sono mol­te­pli­ci ancor­ché semplici.

Innan­zi­tut­to il ciclo di vita: una bat­te­ria può dura­re parec­chio ma ine­vi­ta­bil­men­te, dopo un perio­do di tem­po fini­to, di soli­to intor­no ai due anni, occor­re­rà cam­biar­la. Il che signi­fi­ca che, a meno che non sia­te in gra­do di effet­tua­re la sosti­tu­zio­ne del­la bat­te­ria in auto­no­mia (e non è affat­to sem­pli­ce, sen­za gli stru­men­ti ade­gua­ti), dovre­te por­ta­re il tele­fo­no in assi­sten­za, sta­re alme­no 10 gior­ni sen­za e spen­de­re una cifra non indif­fe­ren­te per l’in­ter­ven­to che, trat­tan­do­si pro­prio di bat­te­ria, non è comun­que coper­to dal­la garan­zia. Quin­di quan­ti, di fron­te a que­sto osta­co­lo, scel­go­no di cam­bia­re il tele­fo­no? Con­si­de­ra­te le tan­te offer­te in como­da­to d’u­so, cre­de­te­mi: la mag­gior par­te sce­glie di cam­bia­re il tele­fo­no, pro­lun­gan­do il tem­po di noleg­gio e di con­se­guen­za l’e­sbor­so men­si­le, ma lo stes­so vale per chi il tele­fo­no (pochi in veri­tà) se lo com­pra di tasca propria.

Ma que­sto in real­tà, insie­me alle bufa­le pro­pa­la­te dal­le case costrut­tri­ci, sul­la neces­si­tà di sal­va­re spa­zio o tem­pe­ra­tu­ra, in real­tà non con­ta mol­to. La real­tà è un’al­tra: se non pote­te rimuo­ve­re la bat­te­ria, non pote­te mai esse­re cer­ti che il tele­fo­no sia dav­ve­ro spen­to. Infat­ti, nel­la mag­gior par­te dei casi, non lo è, e que­sto è dovu­to a diver­si com­po­nen­ti inter­ni che neces­si­ta­no di esse­re ali­men­ta­ti costan­te­men­te, anche se con cor­ren­ti sostan­zial­men­te mini­me, ma non solo.

Ave­te mai pen­sa­to a quei film in cui i pro­ta­go­ni­sti usa­no tele­fo­ni usa e get­ta e poi, al ter­mi­ne di una par­ti­co­la­re tele­fo­na­ta, get­ta­no via la sim e pure il telefono?

Ricor­dia­mo­ci che ogni fin­zio­ne, ogni leg­gen­da, ha alla base un qual­che ele­men­to di verità.

Nel nostro caso, quel­lo che ci inte­res­sa è che se un tele­fo­no non può esse­re spen­to com­ple­ta­men­te, allo­ra può sem­pre fare quel­lo per cui è nato (anche se in modi che non sono veri­fi­ca­bi­li dal­le per­so­ne comu­ni): comu­ni­ca­re. La pro­pria posi­zio­ne, solo per fare un esempio.

Un tele­fo­no che non può esse­re spen­to, per quan­to fan­ta­scien­ti­fi­ca pos­sa sem­bra­re l’i­po­te­si, può esse­re usa­to a distan­za da chi pos­sie­de la tec­no­lo­gia per far­lo, per un’in­fi­ni­tà di com­pi­ti diver­si: rin­trac­cia­re, ascol­ta­re, per­si­no fil­ma­re in alcu­ni casi. E non pen­sa­te che si trat­ti di atti­vi­tà gover­na­ti­ve per chis­sà qua­li com­plot­ti. Il moti­vo è sem­pre il soli­to: i sol­di, il con­trol­lo. E toglie­re la SIM, in que­sti tele­fo­ni, non ser­ve. L’IMEI del tele­fo­no vie­ne tra­smes­so dal­lo stes­so anche in assen­za di una SIM, e non solo duran­te le con­ver­sa­zio­ni o l’u­ti­liz­zo del­la mes­sag­gi­sti­ca, anche duran­te mol­te del­le altre atti­vi­tà di rou­ti­ne e noi, per­so­ne qual­sia­si, non pos­sia­mo sape­re qua­li pro­gram­mi del tele­fo­no con­ten­go­no l’i­stru­zio­ne per far­lo, anche per­chè ogni gesto­re adat­ta il siste­ma ope­ra­ti­vo ai pro­pri stru­men­ti, sen­za dover ren­de­re con­to a nes­su­no, quin­di il tele­fo­no rima­ne carat­te­riz­za­to e indi­vi­dua­bi­le anche sen­za SIM.