Come fa Goo­gle Maps a cono­sce­re il traf­fi­co sul­le strade?

Google-Maps-colori-traffico-645x436Goo­gle Maps e rela­ti­vo navi­ga­to­re sono i siste­mi di navi­ga­zio­ne for­se più usa­ti al mon­do. A tut­t’og­gi i navi­ga­to­ri satel­li­ta­ri sti­le Tom­Tom, Gar­min e simi­li non sono più mol­to usa­ti, se non quan­do si pre­ve­de un viag­gio all’e­ste­ro, dato che anco­ra la navi­ga­zio­ne in roa­ming, a meno di con­trat­ti par­ti­co­la­ri, risul­ta comun­que costosa.

Que­sta appli­ca­zio­ne cal­co­la il tem­po di viag­gio in base alla car­to­gra­fia ma anche, se si abi­li­ta la fun­zio­ne, in base alla pre­vi­sio­ne di traf­fi­co lun­go il per­cor­so. Usan­do spes­so il navi­ga­to­re del­lo smart­pho­ne vie­ne faci­le nota­re come il traf­fi­co ven­ga indi­ca­to con mol­ta pre­ci­sio­ne segna­lan­do, in tem­po rea­le o qua­si, code o ingorghi.

La doman­da giun­ge spon­ta­nea: su cosa si basa Goo­gle per segna­la­re i dati sul traf­fi­co? Sem­pli­ce: sia­mo noi a for­nir­glie­li. E infat­ti, da quan­do Maps è diven­ta­ta l’ap­pli­ca­zio­ne più usa­ta per la navi­ga­zio­ne, le indi­ca­zio­ni di traf­fi­co, che una vol­ta non era­no par­ti­co­lar­men­te affi­da­bi­li, sono diven­ta­te oggi mol­to precise.

Quan­do atti­via­mo Maps, ovvia­men­te, atti­via­mo anche il nostro GPS. Ma i dati del GPS non li usia­mo solo noi. Il ser­vi­zio di loca­liz­za­zio­ne infat­ti tra­smet­te gli stes­si dati di velo­ci­tà e posi­zio­ne anche ai ser­ver di Moun­tain View, i qua­li sono così in gra­do di deter­mi­na­re quan­te auto si stia­no muo­ven­do in un deter­mi­na­to trat­to di stra­da e a qua­le velocità.

Diven­ta faci­le quin­di, con un sem­pli­cis­si­mo cal­co­lo, capi­re se in quel trat­to c’è una coda o un ral­len­ta­men­to, pro­prio basan­do­si sui dati tra­smes­si dagli stes­si auto­mo­bi­li­sti che stan­no usan­do il navi­ga­to­re e ritra­smet­ter­li al soft­ware di tut­ti gli smart­pho­ne che stan­no muo­ven­do­si in quel­la zona o sul­lo stes­so tratto.

Ovvio che que­sti dati non ser­vo­no solo per l’u­so del­le per­so­ne ma, pur se in for­ma ano­ni­ma (alme­no in teo­ria ma non è cosa su cui con­ta­re), a qua­lun­que ente, azien­da o per­so­na pos­sa aver­ne bisogno.

Ovvia­men­te tut­to ha un prezzo.