Arti­cle mar­ke­ting: Goo­gle pri­vi­le­ge­rà la qua­li­tà dei contenuti

Cosa che non ci dispia­ce affat­to, anche se, per ora, que­sta nuo­va varia­zio­ne all’algo­rit­mo di Goo­gle riguar­de­rà solo il mer­ca­to americano.

In ter­mi­ni pra­ti­ci il risul­ta­to dovreb­be esse­re una clas­si­fi­ca­zio­ne di mag­gior peso per quei siti che pro­pon­go­no con­te­nu­ti rea­li e non solo a sco­po promozionale.

Negli ulti­mi anni mol­te azien­de si sono dedi­ca­te al posi­zio­na­men­to, pro­po­nen­do ser­vi­zi di arti­cle mar­ke­ting di bas­sa qua­li­tà e ven­den­do con­te­nu­ti obso­le­ti o addi­rit­tu­ra costrui­ti a col­pi di copia e incolla.

Una pra­ti­ca in pri­mo luo­go dan­no­sa oltre che peri­co­lo­sa, dato che il cross-posting va diret­ta­men­te a vio­la­re i terms of use di Goo­gle ma soprat­tut­to dequa­li­fi­can­te per i clien­ti, che si tro­va­no, il più del­le vol­te in modo del tut­to incon­sa­pe­vo­le, a vei­co­la­re con­te­nu­ti deci­sa­men­te low-level.

La rete è spes­so una bene­di­zio­ne, quan­do si cer­ca­no infor­ma­zio­ni e con­te­nu­ti, ma può tra­sfor­mar­si in un auten­ti­co incu­bo quan­do si trat­ta di discer­ne­re i con­te­nu­ti auten­ti­ci da quel­li copia­ti e, soprat­tut­to, quan­do si cer­ca­no fon­ti affidabili.

Goo­gle, che ades­so cer­ca di met­te­re un fre­no a que­sto feno­me­no, ha però un com­por­ta­men­to con­trad­dit­to­rio. La sua posi­zio­ne pre­do­mi­nan­te ha infat­ti crea­to il “casus bel­li”, la ten­den­za a costrui­re con­te­nu­ti a sco­po di miglio­ra­re il posi­zio­na­men­to. Per un con­te­nu­to auten­ti­co, quin­di, nel­le SERP si tro­va­no cen­ti­na­ia di fake, ovve­ro di bal­le, costrui­te e pub­bli­ca­te all’u­ni­co sco­po di sca­la­re i risultati.

La rete è deci­sa­men­te il modo miglio­re per costrui­re la visi­bi­li­tà di un mar­chio o di un pro­dot­to ma, pro­prio per que­sto, è infla­zio­na­ta di scioc­chez­ze, noti­zie inven­ta­te date per vere e chi più ne ha, ne metta.

Le atti­vi­tà di arti­cle mar­ke­ting costrui­te su un’e­ti­ca edi­to­ria­le pove­ra o di bas­so livel­lo han­no fino­ra gio­ca­to la par­te del leo­ne ma, for­se da ora in poi, la qua­li­tà paghe­rà un po’ di più.